Sulmona, 29 Marzo 2024 – La processione del Venerdì Santo venne istituita nell’ultimo decennio del Seicento dai Gesuiti in concomitanza alla realizzazione della chiesa di S. Ignazio. Inizialmente la processione venne gestita dalla Compagnia dei Nobili, dopo l’Unità d’Italia venne affidata alla Confraternita della Trinità, i Confratelli sono contraddistinti da un saio rosso con soggolo bianco. Alle 20 la processione esce dalla Chiesa e da qui si diparte in religioso silenzio lungo le vie della città. La processione è disposta secondo uno schema prestabilito: “banda, due Mazzieri, fila orizzontale di sette portatori di lampioni (o fanali), quadrato formato da quattro portatori di lampioni, tre Dignitari (simbolo della Trinità) con al centro il caratteristico Tronco (croce processionale di velluto rosso con ornamenti in argento), quadrato formato da quattro portatori di lampioni, fila orizzontale di sette portatori di lampioni, fila di portatori di lampioni lungo i due margini della strada, il coro composto da oltre 100 confratelli che intonano il Miserere, seguiti dalla banda che accompagna il canto con la Marcia del Vella, parroco officiante, altra fila di portatori di lampioni lungo i due margini della strada, statua del Cristo Morto condotta da quattro trinitari, affiancati da altri quattro per il cambio, fila orizzontale di quattro fanali, chiude il lento e lungo corteo la statua dell’Addolorata vestita con un abito completamente nero, il passo dei portari è quello lento e dondolante del cosiddetto “struscio”.
La processione si snoda per le vie cittadine seguendo un itinerario ben preciso i cui i tratti salienti sono: via Ercole Ciofano ( direzione Ovest), S. Panfilo ( direzione Nord) da dove punta in direzione Porta Napoli (direzione Sud) dopo essere passata per Piazza Garibaldi. Il percorso non è casuale, ma vuole tracciare una croce immaginaria che rimanda a valenze e significati di carattere simbolico- religioso. Una volta giunta nei pressi di Piazza Garibaldi si assiste allo scambio di consegne tra i Confratelli della Trinità e quelli della Madonna di Loreto nel quale i primi cedono il Tronco e le statue del Cristo morto e della Madonna ai secondi. La scena è molto suggestiva e quasi teatrale, grazie allo scenario rappresentato dagli archi dell’ acquedotto medievale. A scambio avvenuto , la processione prosegue attraverso via Panfilo Serafini e giunta nei pressi di Porta Napoli torna attraverso Corso Ovidio verso la chiesa della SS. Trinità. All’altezza di Piazza Minzoni c’è di nuovo lo scambio delle consegne che tornano alla Confraternita della Trinità. Nel nostro VIDEO alcuni momenti della processione per rivivere tutte le emozioni.
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