Sulmona, 9 febbraio 2018 – Il giorno di San Valentino, il 14 febbraio, è celebrato in gran parte del mondo come la festa degli innamorati. Con le nostre “Cupido Girl” Fiorenza e Antonella siamo andati “in giro” per Sulmona, la città dell’amore grazie al poeta Ovidio, per sentire cosa ne pensa la gente di questa giornata. È molto probabile che le origini di questa festa affondino nel IV secolo, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco: questi riti si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati ed erano apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani. In particolare il clou della festa si aveva quando le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, alle frustate di un gruppo di giovani spogli, devoti al selvatico Fauno Luperco.
Anche le donne in dolce attesa si sottoponevano volentieri al rituale, convinte che avrebbe fatto bene alla nascita del pargolo. Per “battezzare” la festa dell’amore, il Papa Gelasio I nel 496 d.C. decise di spostarla al giorno precedente – dedicato a San Valentino – facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati. Tale tradizione fu poi diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra.
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